mercoledì 30 ottobre 2013

Pompelmo: Le proprietà benefiche e terapeutiche del Pompelmo

Il pompelmo (Citrus paradisi) è un albero da frutto sempreverde appartenente al genere Citrus, e alla famiglia delle Rutaceae. Il nome comune pompelmo si può riferire tanto alla pianta quanto al suo frutto. È un antico ibrido, probabilmente tra l’arancio dolce ed il pomelo, ma da secoli costituisce specie autonoma.
L’albero del pompelmo è alto solitamente dai 5 ai 6 metri, ma può raggiungere anche i 13-15 metri. Le sue foglie sono di colore verde scuro, lunghe (oltre i 15 cm) e sottili. Produce fiori bianchi composti da quattro petali di 5 cm. Il frutto è giallo, di aspetto globoso di diametro di 10-15 cm ed è composto da spicchi leggermente gialli, quasi incolori. È uno dei più grandi tra i frutti degli agrumi, secondo solo al pomelo, dato che può facilmente raggiungere i due kg di peso, nel qual caso però non viene consumato fresco, ma è destinato all’ industria conserviera per la produzione di succo. La buccia del pompelmo è abbondantemente foderata dalla massa spugnosa detta albedo che è però leggermente meno compatta di quella del limone. Per questo motivo il frutto non ha la consistenza del limone, né l’elasticità dell’arancia, il che lo fa spesso sembrare ammaccato.
Il pompelmo è l’unico agrume che si suppone non provenga dall’Asia sudorientale, ma dall’America Centrale. Si dice sia stato scoperto nel 1750, probabilmente a Barbados o alle Bahamas. In realtà è plausibile che da questi luoghi sia stato portato in Florida, ma sembra alquanto strano che da lì abbia potuto raggiungere anche il Mar Mediterraneo. Non ci sono dati certi in proposito, ma esiste l’ipotesi per cui anche il pompelmo sia giunto in Europa assieme al suo progenitore, l’arancio dolce, dall’Estremo Oriente attraverso l’Asia per la Via della seta, il che collocherebbe la sua origine nella patria di tutti gli altri agrumi. È comunque vero che in Europa era stato usato a lungo solo come pianta ornamentale. Il frutto è diventato popolare solamente nel XIX secolo.
Il pompelmo è ricco di fibre e di vitamine A, B,e C e soprattutto flavonoidi, potenti antiossidanti che aiutano il fegato e prevengono l’insorgere di malattie cardiovascolari; il flavonoide più abbondante presente nel pompelmo è la naringenina, che ha attività antiossidante e antitumorale. Oltre alla naringenina il pompelmo contiene anche una sostanza chiamata limonene, responsabile del gusto acido, ma anch’essa con proprietà antitumorali.
Oltre a queste sostanze, nel pompelmo troviamo sali minerali come calcio, fosforo, potassio, magnesio, zolfo, sodio, cloro, ferro, rame. La buccia contiene oli essenziali come il limonene, il citrale ed il pinene che svolgono un’azione antidepressiva.
L’olio essenziale ricavato dalla buccia viene utilizzato anche per stimolare la circolazione sanguigna, depurare il sangue e combattere la ritenzione idrica.
L’estratto dei semi di pompelmo è considerato l’antibiotico naturale per eccellenza in quanto possiede un’elevata capacità di rafforzare le difese immunitarie dell’organismo umano senza danneggiare la flora batterica cosa che avvine normalmente con l’utilizzo di antibiotici sintetici.
Il succo di pompelmo inoltre per la carenza di zuccheri e il suo bassissimo apporto calorico circa 26 per 100 g è indicato per le persone affette da diabete. Nelle persone affette da obesità è indicato a fine pasto poichè accelera la trasformazione dei grassi in energia. L’elevato contenuto di fibre favorisce la peristalsi intestinale utile a contrastare la stitichezza.
Il succo di pompelmo è particolarmente utilizzato durante la stagione estiva come bevanda rinfrescante, ricca di vitamine e oligoelementi. Oltre a queste qualità, la cultura popolare attribuisce al pompelmo proprietà digestive e ritiene che il ‘prodigioso’ frutto aiuti anche le funzioni del fegato e della cistifellea.
Per sfruttare al meglio le virtù del pompelmo, soprattutto in questa stagione, è consigliabile il frutto fresco. Come tutti gli agrumi, anche il pompelmo è più digeribile la mattina: quindi, gusta il frutto fresco a colazione o come spuntino alle 11, e ti garantisci il giusto apporto di vitamina C per tutta la giornata. È meglio il frutto della spremuta: mangiare gli spicchi del pompelmo consente di fare scorta di fibre. Puoi scegliere tra pompelmo giallo o rosa: quest’ultimo è nato da una ibridazione con l’arancio ed è un po’ più dolce.

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