venerdì 22 novembre 2013

Maschere di bellezza, la migliore tecnica di utilizzo

Le maschere ad azione istantanea, le “maschere di bellezza” (schiarenti dell’epidermide, addolcenti dell’epidermide), possono essere applicate abbastanza regolarmente ogni quindici giorni, una volta al mese, in occasione di un’uscita importante. Danno un colpo di luminosità al viso, istantaneamente, riposano e distendono i tratti. Le maschere, la cui azione è più  profonda e il cui ruolo è di rigenerare i tessuti, sono spesso utilizzate come complemento di una cura a base di creme e fiale agli estratti vitalizzanti. Viene loro richiesto di rassodare la pelle (maschere a base di fango marino) o di ammorbidire (maschere agli estratti di piante, maschere  biologiche).
La tecnica. Prima di spalmare il prodotto, bisogna preparare il viso a riceverlo con una pulizia meticolosa seguita da una  fumigazione (mettete il viso sopra una pentola d’acqua bollente dove lascerete in infusione un pò di rosmarino). Sdraiatevi, poi, perfettamente in riposo, i piedi leggermente rialzati, e, proteggendo le palpebre con una garza, stendete la maschera con una spatola, sul viso e sul collo, ma abbastanza lontano dalle zone fragili degli occhi e delle labbra. Venti minuti dopo (non bisogna né abbreviare, né allungare i tempi) togliete il prodotto che si sarà solidificato, con del cotone imbevuto d’acqua tiepida.

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