
Come
è ben noto la prevenzione parte spesso dalle abitudini alimentari;
l’aumento dell’assunzione di potassio e allo stesso tempo la riduzione
della quantità di sale nella dieta di tutti i giorni aiuterebbero a
ridurre i livelli di pressione del sangue, riducendo anche il rischio di
ictus.È la conclusione di un maxi-studio pubblicato sul British Journal da Graham MacGregor della Queen Mary University
di Londra; la ricerca è l’analisi approfondita di molti studi condotti
in passato sull’argomento ed ha preso in esame più di 128 mila
partecipanti sani.
Da
questo studio è risultato che ridurre il sale di qualche grammo, anche
solo per 4 settimane, produce riduzioni significative della pressione
del sangue nelle persone con pressione sanguigna alta o normale.Le
analisi hanno inoltre dimostrato che anche un aumento dell’introito di
potassio nella dieta è legato alla riduzione della pressione sanguigna e
alla riduzione del rischio di ictus del 24%.
La simultanea riduzione di sale e aumento di potassio, quindi, amplificherebbe gli effetti protettivi anti-ictus abbassando la pressione del sangue ancora di più.
La simultanea riduzione di sale e aumento di potassio, quindi, amplificherebbe gli effetti protettivi anti-ictus abbassando la pressione del sangue ancora di più.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità
ha già pubblicato le sue prime linee guida al riguardo: ridurre il
consumo di sale almeno a 5 grammi al giorno – oggi se ne consuma almeno
il doppio, fissando l’obiettivo di 5-6 grammi al giorno a persona da
raggiungere nel 2025 – consumare almeno 4 grammi di potassio al dì.
Via
libera quindi a frutta e verdura ricca di potassio, come ad esempio
spinaci, banane, fagioli, kiwi, finocchi, carciofi ma anche albicocche,
melone, cocomero, fichi, pesche ed ananas, cercando di consumarne
qualche porzione in più al giorno.
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