mercoledì 30 ottobre 2013

Rimedi naturali bruciore di stomaco: Spegni il “fuoco” con cavoli e genziana

Bruciore di stomaco a digiuno oppure dopo i pasti, ma anche nausea e crampi si curano disinfiammando le mucose digestive. La gastrite è un disturbo con frequenti recidive, soprattutto a marzo. Una delle sue prime cause è la diminuzione della resistenza dei tessuti dello stomaco, che sono fisiologicamente ricoperti di muco per tamponare l’aggressività dei succhi gastrici: variazioni nella secrezione del muco e un “assottigliamento” dello strato protettivo possono rendere lo stomaco più sensibile all’azione delle secrezioni digestive e predisporlo a infiammazioni e ulcera.
Una delle cause principali della gastrite è, nel 50-65% dei pazienti l’Helicobacter pylori, un batterio che si annida sotto la mucosa dello stomaco. La maggior parte delle persone è portatrice del batterio senza accusare sintomi particolari, in quanto le difese riescono a controllarne l’attività patogena.
Che rimedi naturali esistono per combattere questi sintomi? La genziana aiuta a digerire e attenua sonnolenza e dolore. La genziana è indicata nel trattamento delle gastriti che si manifestano o peggiorano soprattutto in primavera e scatenano senso di pesantezza addominale, nausea, rigurgito acido e sonnolenza post prandiale.
Fai così: utilizza la tintura madre di Gentiana lutea, nelle dosi di 20-30 gocce 2-3 volte al giorno fino a miglioramento dei sintomi.  Aiuta anche bere il centrifugato che previene l’ulcera.
Negli anni ’50 nel carcere di San Quintino, in California, dove ulcera e gastrite erano disturbi dell’ordine del giorno, venne somministrato quotidianamente succo di cavolo in capsule a un gruppo e placebo a un secondo gruppo. Dopo 3 settimane il 93% dei trattati col succo liofilizzato era guarito. Il cavolo contiene ben due gastroprotettori, il gefarnato e il carbenoxalone che aumentano il muco difensivo.

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